Inizio la “camminata fotografica” verso sera, poco prima del calar del sole, già la nebbia si impossessa del paese. In paese stanno realizzando gli ultimi ritocchi alle luminarie per la prima accensione… nei giorni successivi aggiungeranno ancora qualche particolare (visibile nelle fotografie in pagina 2 realizzate pochi giorni dopo mentre in pagina 3 vi è qualche foto scattata alla prima neve del 13/12/2019).
Nelle didascalie alle foto ho inserito vari link a miei articoli precedenti e attività del luogo che mi sembravano ben evidenziate.
Qualora vi fossero dimenticanze o suggerimenti è sempre possibile contattarmi preferibilmente su Facebook Messenger oppure tramite la mail [email protected]
Siamo ai primi di Novembre, in periodo autunnale il clima della Pianura Padana e dell’Oltrepò Pavese (ai margini delle colline) è veramente particolare.
La scarnebbia, tipica della Pianura Padana e in genere delle zone collinari attigue, aleggia dolcemente danzando sulle sommità e scendendo rapidamente fra i vigneti. Nei paesi, fra le luci dei lampioni, assume una forma straordinaria dando impressioni fra la pioggia, la nebbia e le nuvole.
Il fenomeno suddetto è semplicemente una nebbia talmente fitta che a causa del clima umido permette la formazione di piccole goccioline d’acqua che precipitano a terra e che lascia ovunque le sue mille sfumature come una fine pioggia
Una camminata notturna in Broni in questa atmosfera, a volte inquietante, ma spesso coinvolgente, ha permesso di ritrarre il paese in condizioni uniche con il lascito della scarnebbia mentre oramai si dirada.
Ogni anno a metà settembre è storicamente tempo di vendemmia in Oltrepò Pavese, il clima degli ultimi tempi ha giocato molti scherzi incidendo sull’inizio e sulla fine ma si può dire che la vita dei paesi in questo periodo sia comunque la più frenetica di sempre.
La Festa dell’Uva è l’apice di questo momento in Broni, ovunque le strade si riempiono di trattori che trasportano carichi alle cantine: i produttori singoli sono ancora più in fermento alla ricerca del vino perfetto. Nei prossimi giorni vi sarà anche il VinUva di Stradella e via via le città sono in cerca di dare lustro a quelle che ritengono essere le loro produzioni migliori
Dei 3 giorni di durata della Festa dell’Uva (13-14-15 settembre) ho potuto trascorrere la notte bianca in compagnia di amici fra le vie del paese assistendo a vari spettacoli fra cui lo show del comico di Colorado “Scintilla” e le Fontane Danzanti.
Lascio quindi una piccola galleria di scatti realizzati con lo smartphone
Lo spettacolo è una realizzazione unica che combina i movimenti delle fontane con il brano musicale scelto: si tratta di visualizzazioni sorprendenti con inserti di fiammate dall’impatto scenico notevole
Presento qui un video girato durante lo spettacolo e alcune foto della piazza sorpresa e affascinata
Uno scatto particolare durante lo spettacoloIn cerca di una prospettiva diversa col Campanile di BroniCi si prepara allo spettacoloPiazza Vittorio Veneto gremita di gente, sullo sfondo San Contardo e la LunaSmobilitazione dopo lo spettacoloUno scatto in prospettivaQuasi un tuffo in acqua per questo scatto col Campanile di Broni in evidenza
700 Enolocanda è un luogo dove poter gustare il meglio dell’Oltrepò Pavese con vini artigianali dalle qualità uniche: non essendo un enologo non mi soffermerò sulla indiscussa bontà di cui invece potrete leggere molto nella sezione di link esterni dedicati… bensì scorgerò le emozioni e l’atmosfera unica che Stefano Milanesi sa portare in una serata presso questa locanda (link alla pagina facebook) di cui è proprietaria la moglie
La locanda si trova a Santa Giuletta dove nelle vicinanze ritroviamo la Chiesa dedicata alla martire Santa Julitta in frazione Castello: consiglio la consultazione dei blog Albyfoto e Roberto Marchese per ulteriori ricerche sul luogo.
Da Wikipedia interessanti informazioni: “Il nucleo più antico, detto Castello, sorge sulla collina; il nucleo più moderno, detto La Villa, attuale capoluogo, si trova ai piedi della collina, e si estende fino alla ex-statale 10 Padana Inferiore. Il punto più alto di Santa Giuletta è il Monte Zavo (346 m s.l.m.), dal quale venne estratta l’arenaria sufficiente alla costruzione di alcune parti di San Michele (Pavia), San Pietro in ciel d’oro (Pavia) e per la certosa (Certosa di Pavia)”
Uno sguardo verso nord: oltre i vigneti si scorge l’intera pianura padana fino alle Alpi nei giorni in cui le condizioni meteorologiche lo consentono.
Ma veniamo al Cenone di Capodanno: ecco il post che ho realizzato su instagram con una piccola collezione di foto di quanto ci ha rallegrato durante la serata.
La specialità: i vini di Stefano Milanesi Enoartigiano
Alcuni dei vini gustati in serata: l’abbinamento sempre piacevole col cibo permette sempre di esaltarne le caratteristiche
Tecla, un rosso d’annata e Poltre, il perfetto vino da tavola bianco
Ogni vino una storia, ogni annata colori e profumi diversi nonché combinazioni che a stento si possono immaginare o solamente descrivere
Risulta piacevole abbandonarsi al gusto e seguire i consigli per gli abbinamenti che Stefano, da sommelier di elevata caratura, sa dare insieme al coinvolgimento con i racconti della terra e la valorizzazione dei suoi vitigni
Ci vogliono molte visite per assaggiarli tutti e alla fine si è travolti da sapori unici
E il Vesna… può essere davvero un ottimo regalo per farsi ricordare, se corredato inoltre dall’apposita confezione dalla caratteristica rustica e verace
Foto racconto dei piatti principali
Una carrellata di primizie con foto dall’account instagram dell’amico Stefano Zoccarato che ha provveduto a etichettare le sue produzioni emotive realizzate in serata.
Nel centro del paese sorge questa meraviglia che è la Basilica di San Pietro Apostolo, è un edificio dai tratti unici che sembrerebbe dover appartenere per lo più ad una grande città metropolitana dalla millenaria storia.
Una foto notturna in bianco e nero
Foto notturna di Piazza Giuseppe Garibaldi
Particolari costruttivi
Broni (“al re di pais” come spesso viene definito un po’ per campanilismo e molto più per affetto dagli abitanti) possiede questa meraviglia che è frutto di un’evoluzione notevole nei secoli: l’edificio originale era stato costruito con l’entrata principale a est (calcolata per essere orientata verso il sorgere del sole sia per questioni religiose che tecniche – oggi parleremmo di illuminotecnica), solo con rimaneggiamenti successivi la Chiesa ha assunto l’attuale conformazione con l’entrata a nord. ( Maggiori informazioni presso il sito Crocevia d’Europa)
Nella pagina di VisitPavia (guida ufficiale della Provincia Pavia) si parla proprio di questa Chiesa Parrocchiale dalle antichissime origini e si inserisce come data determinante il 1547, anno in cui fu riedificata su progetto di Bernardino e Angelo Lonati.
Mentre la facciata e la cupola sono ottocentesche, l’interno presenta forme barocche, con la volta completamente affrescata da Carlo Antonio Bianchi. (Fonte: VisitPavia)
L’abside, con la secentesca tela di Carlo Francesco Nuvolone raffigurante il Martirio di San Pietro e le cappelle laterali custodiscono preziosi dipinti, tra cui la Battaglia di Lepanto attribuita a Giovanni Battista del Sole, al quale a partire dal 1661 erano stati commissionati numerosi dipinti, tra cui il ciclo delle Storie di San Contardo che decorava completamente la cappella dedicata al santo. (Fonte: VisitPavia)
Nota aggiuntiva – Ottobre 2019: al momento della scrittura di questo articolo (Ottobre 2018) la pagina dedicata dal Portale VisitPavia risultava raggiungibile e completa di informazioni mentre ora sembra disattivata.
La Battaglia di Lepanto
L’altare dedicato a San Contardo
L’atmosfera unica
Nel pomeriggio di sole in cui sono tornato a questo luogo del cuore, con i lampadari principali spenti, l’atmosfera era assai intimistica e permetteva di assistere a stupefacenti giochi di luce che probabilmente erano stati già pensati durante la riedificazione in tempi in cui l’unica fonte di illuminazione erano le candele.
E così guardando fare le varie cappellette verso l’uscita nella navata laterale destra ho potuto cogliere qualcuno di questi “momenti”
Il 27 luglio 2018 è stato possibile assistere ad una eclissi totale di luna: per assistere ad uno spettacolo migliore è stato necessario come sempre in questi casi cercare una zona poco illuminata e leggermente rialzata.
Nell’Oltrepò Pavese i posti a disposizioni sono innumerevoli, uno dei più classici è stato quello che abbiamo scelto nel nostro gruppo di amci: il Belvedere di Montalto Pavese, la Costa del Vento.
Per indicazioni più tecniche rispetto all’eclissi lascio questo ottimo link presso il sito Virtual Scope.
La meraviglia di questa eclissi risiede nel fatto che si è svolta durante una luna piena e con marte visibile appena sotto al nostro satellite e molto più luminoso del solito.
Galleria Fotografica personale
La maggior parte delle foto sono state scattate in lunga esposizione tra i 15 e i 30 secondi, sono presenti a maggiore qualità nell’Album di Nikon Club dedicato
Qui sotto incorporo alcuni scatti dal mio Instagram:
nella prima lunga esposizione che inserisco si vedono bene la la luna dal colore rosso, più in basso a destra marte e in alto un aereo di cui ho catturato la scia luminosa.
nel secondo scatto che inserisco si ha uno scatto che assume colorazioni e sfumature diverse per modificate impostazioni (esposizione, apertura, tempo di esposizione)
nel terzo scatto inserisco un ingrandimento in cui si vede lo “spicchio di luna” e l’ombra della terra sul nostro satellite che avanza, in basso a destra ancora marte.
Inserisco ora una serie di scatti al Crepuscolo, dapprima verso il Castello di Montalto Pavese, poi verso Sannazzaro e infine uno scatto che temporalmente ha preceduto tutti gli altri: il tramonto col sole seminascosto fra le nuvole con ancora uno sguardo alla vallata e al Castello
Una breve escursione con amici mi ha portato a scoprire questo meraviglioso bosco dell’Oltrepò Pavese: siamo a Pancarana infatti e qui il grande fiume si snoda fra territori che sembrano riportare l’orologio indietro a quando la società trovava un diverso approccio con la natura… oggi molto spesso volerla salvaguardare non ci permette comunque di raggiungere quel livello di connessione con essa che anni fa i nostri nonni possedevano. Bello riscoprire lungo il Po piccoli gioielli inviolati, quasi nascosti, e per questo ancor più preziosi.
Inserisco 3 foto tra le quali ho successivamente stampato la prima per l’evento Artcadia tenutosi ieri e di cui parlerò al prossimo paragrafo.
Artcadia – 27/05/2018
La manifestazione Artcadia 2018 è nata per coinvolgere persone amanti della natura, della fotografia e di quei piccoli luoghi dell’anima che aiutano in una società così frenetica come quella in cui viviamo oggi.
Durante la giornata è stato presentato anche il primo romanzo ambientato nel bosco: Silenzio in Arcadia di Elisa Contardi
Come anticipato all’inizio di questo breve articolo ho esposto la prima delle 3 foto incorporate prima e può essere vista a migliore qualità sulla mia pagina del Nikon Club Italia seguendo questo link
Ecco ora alcune foto scattate durante la manifestazione incorporate dal mio canale Instagram
Una camminata fra le colline dell’Oltrepò Pavese con degli amici ha portato con sé la vista di un paesaggio suggestivo che ha permesso di scattare molte belle foto.
Ho inoltre realizzato alcuni frammenti video a cui ho aggiunto l’Ave Maria di Schubert che ho registrato all’Ewi nella versione più classica (per vedere e ascoltare altro suggerisco di passare nella pagina della Galleria Video)
La migliore visualizzazione si ottiene con 720p50 e 1080p50 (con un largo consumo di banda e utilizzo di cpu)
A 0:43 un breve TimeLapse dove si scorge il lento incedere del paese, gente che passeggia, macchine che percorrono le strade, una persona in bicletta che risale un sentiero…
Abbiamo incontrato persone che facevano parapendio col favore della splendida giornata: la Costa del Vento è molto conosciuta per questo tipo di sport
L’immagine riportata qui sotto è ritratta dal medesimo posto della precedente che però è stata ottenuta puntando sul Castello di Montalto Pavese
Raggi di luce sopra le colline
Il tramonto con le scie degli aeroplani che si stagliano nel cielo rosso della sera
Inserisco qui una della belle foto dell’amico Stefano Zoccarato che ci ha fotografato mentre camminavamo sul crinale della collina, lascio inoltre il link del suo account Instagram dove spesso pubblica foto molto belle.
La foto postprodotta col risultato più interessante… con la “Stella Cadente” in evidenza col suo taglio orizzontale appena sopra il Monumento ai Caduti, sulla destra. Le Star Trails in evidenza sono le classiche da lunga esposizione.
Eccoci giunti alla serata del picco delle Perseidi, chiamate comunemente “Stelle Cadenti” con il pensiero che misticamente giunge alle famose lacrime di San Lorenzo.
Una bella sera, qualche nuvola inizialmente ma poi il cielo si fa terso. Difficile riuscire con una lunga esposizione a immortalare una di queste scie luminose senza che vi siano difetti di immagine e soprattutto sperare che entri nel campo di presa. Per fortuna una volta è riuscita l’impresa.
Siamo a Cigognola, allo stupendo Belvedere dove c’è un parco, tenuto in modo esemplare, con il Monumento ai Caduti. Grazie alle Forze dell’Ordine che controllano regolarmente la zona si può passare una serena serata con gli occhi rivolti al cielo.
Un panorama dal Belvedere
Un aeroplano solca il cielo
Finalmente appena sopra il Monumento ai Caduti riesco a ritrarre la Scia Luminosa di una “Stella Cadente” che corre contromano – permettiamoci questo termine per l’evidenza. Infatti proprio appena sopra il Monumento si può notare una Scia Luminosa che parte affievolita poi aumenta di intensità e si affievolisce di nuovo, non rispettando il movimento relativo delle stelle. Ecco la foto con un ingrandimento.
Una bella camminata nella cittadina dell’Oltrepò Pavese nella sera del 5 agosto, qualche panorama, la Chiesa e una Mantide Religiosa molto curiosa che si è fatta fotografare con molta tranquillità