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IoNonRischio – Campagna informativa della Protezione Civile

Campagna informativa IoNonRischio

Il fulcro di tutta la campagna è riuscire a comunicare delle buone pratiche di protezione civile al cittadino: l’unico modo in cui ciò può avvenire è con una corretta informazione, attiva in tempo reale, in cui ogni persona ha l’accesso ai dati e la possibilità di interpretarli conoscendo come comportarsi di fronte alle emergenze.

Le emergenze infatti vanno preparate con conoscenza e studio, proprio per ridurre al minimo i rischi per le persone e in secondo luogo anche per i beni.

Come si evince dalla caratterizzazione della campagna: << attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”. >>

IoNonRischio – Campagna 2018

Sito Principale

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Le captures inserite in questa pagina provengono dal sito ufficiale della campagna iononrischio e dal sito della protezione civile: l’inserimento è al solo fine di realizzare una breve guida all’utilizzo grazie anche alle informazioni fornite direttamente nel sito stesso.

Approfondimento sulla comunicazione delle allerte meteo-idro nel sistema di allertamento nazionale: articolo del 13/10/2018


Mappe Interattive IoNonRischio

Le captures conducono direttamente a ciascuna mappa interattiva: riporto una breve sintesi delle informazioni ottenibili mentre per approndimenti è possibile seguire i link dove sono presenti informazioni più esaustive

Mappe Interattive Terremoto

In questa sezione sono disponibili dati registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV

Le storie sismiche

In questa mappa vengono mostrate le storie sismiche delle città capoluogo di provincia estratte dal Database Macrosismico Italiano dell’INGV (DBMI15).

La pericolosità sismica

<<Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto.>>

Si tratta di un’analisi probabilistica associata ad accadimenti futuri: non serve per una previsione deterministica dei terremoti (non attualmente possibile)

Nel 2004 è stata rilasciata la mappa della pericolosità sismica che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia: colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose.

Terremoti recenti

Nella mappa vengono visualizzati i terremoti avvenuti dal 2000 al 2018 (dati aggiornati al mese di ottobre) localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV con una magnitudo uguale o superiore a 3.0.

I forti terremoti del passato

I terremoti avvenuti in Italia dall’anno 1000 al 2014 sono classificati nel Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI 15) e in questa mappa vengono visualizzati in base al valore di magnitudo stimata (Mwdef).

Fonte dati: https://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/

Approfondimenti Vari

Mappe Interattive Alluvione

In questa sezione sono disponibili le mappe interattive rispetto al rischio alluvione.

Gli effetti delle alluvioni sulla popolazione

Nella mappa è rappresentata la distribuzione geografica degli eventi di inondazione che negli ultimi 50 anni (periodo 1965-2014) hanno causato danni diretti alla persone. I dati costituiscono la serie storica più completa ed aggiornata relativa agli eventi di inondazione con danni alla popolazione per tutto il territorio italiano (dall’anno 589 ad oggi)

Polaris: Popolazione a Rischio da Frana e da Inondazione in Italia

Viewer Zone di Allerta

Le alluvioni nelle Regioni italiane

La mappa rappresenta il numero di eventi di inondazione per chilometro quadrato per ciascuna regione italiana ed è stata elaborata utilizzando le informazioni sugli eventi di inondazione censite dal Progetto AVI per il periodo 1918-2001.


Mappe Interattive Maremoto

In questa sezione sono disponibili le mappe interattive rispetto al rischio maremoto.

I forti maremoti del passato

In questa mappa sono rappresentati gli eventi (terremoti, frane, eruzioni vulcaniche) che hanno dato origine ai maremoti del passato.

Il massimo runup (massima quota raggiunta dall’acqua rispetto al livello del mare) misurato sulla costa calabrese è stato di 13 metri.

Catalogo dei maremoti italiani (Tinti et al., 2004)

Tempo di Pioggia. Come monitorare il rischio idrogeologico da casa?

Rischio Idrogeologico

Parlando di rischio idrogeologico si includono una varietà di argomenti connessi ad attività antropica (umana).

Nel rischio idrogeologico rientrano quindi l’instabilità dei versanti (frane, smottamenti), l’analisi delle piene dei corsi torrentizi e fluviali (attraverso vari modelli matematici utilizzando statistica e dati in tempo reale) e tutto quanto deriva dalle condizioni meteorologiche e climatiche. Il rischio idrogeologico si interfaccia con il rischio sismico e vulcanico ma trattandoli esulerei dal fine di questo breve articolo.

In genere se ci sono territori in cui non vive l’uomo il rischio è connesso solo ai fattori che possono essere causa di problemi in zone limitrofe: un semplice esempio è quello che riguarda i fiumi, dove il ricarico di acqua in zone disabitate conta dal punto di vista del rischio a valle ma non limitatamente a quello della zona di caduta della pioggia; ci sono molti altri esempi ma non mi soffermo perché non intendo trattare l’argomento qui.


Mappa Italia Sicura

L’Italia ha a disposizione una mappa interattiva aggiornata in tempo reale che riguarda proprio frane e alluvioni.

 

Mappa Italia Sicura – qui sotto una capture dal sito con la mappa aggiornata ad ora

(15/02/2018 h 19.30) in aggiornamento con popolazione e rischio

 

Capture Mappa Italia Sicura Rischio Idrogeologico

Per ottenere i dati in tempo reale è necessario invece rivolgersi alle singole ARPA Regionali e ai Consorzi di Bonifica che permettono di affrontare più tecnicamente per ciascuna zona il problema.

Fondamentale è consultare i bollettini della Protezione Civile Nazionale

Ecco il bollettino del 15 marzo 2018

Il Po

Consideriamo ora il Po che è il più grande fiume d’Italia: è possibile conoscere i dati in tempo reale?

Si, l’AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) realizza questo servizio fornendo i dati per ciascuna stazione di misura. Il sito di AIPO è ben organizzato e permette una rapida consultazione.

Il Monitoraggio Idrografico è disponibile a questo indirizzo:

http://www.agenziapo.it/content/monitoraggio-idrografico-0

In caso di problemi di compatibilità col browser si può raggiungere la pagina anche a questo indirizzo:

http://46.37.22.75:8085/public/

Qui sotto una capture del sito realizzata proprio ora che indica con il colore verde dove la situazione è regolarmente sotto controllo mentre giallo dove vi è una situazione di allerta.

Mappa Nord Italia Po

E’ possibile cliccare su ogni triangolino per avere i dati di quella stazione, ad esempio qui su Piacenza.

Bollettino Idrometrico Fiume Po

Da questa pagina si possono evidenziare l’ente che si occupa della misurazione, lo zero idrometrico, i valori di allerta e l’ultimo dato corredato da data e ora della misurazione: infine la tendenza indica se il tirante idraulico è in fase di crescita, riduzione o stabile.

Questo permette di comprendere ad esempio durante gli eventi di piena, dove essa sia arrivata o meno grazie ai dati già elaborati dagli enti preposti.

Cliccando ulteriormente sulla zona della stazione è possibile ottenere ulteriori dati:

Livello Idrometrico Stazione Piacenza

Ed è possibile ottenere anche serie storiche di dati con: visualizza dati storici

Serie Storica Piacenza Livello Idrometrico

Non mi dilungo ulteriormente in queste poche righe se non fornendo alcuni link interessanti per alcune regioni del nord dell’Italia che sono interessate in queste ore dal maltempo.

Siti di interesse per alcune Regioni

Regione Lombardia

Arpa Lombardia

Avvisi di Criticità e Situazione Odierna

“Le allerte di Protezione civile (Comunicazioni e Avvisi di Criticità Regionali) sono documenti ufficiali che Regione Lombardia emette in previsione dell’arrivo di fenomeni potenzialmente critici per il territorio. Nei paragrafi seguenti, “Rischi diffusi sul territorio” e “Rischi localizzati“, si possono consultare le Allerte in corso in Lombardia.”

Centro Meteorologico LombardoRadar


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