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Visita alla Centrale Idroelettrica di Isola Serafini (2013) e aggiornamenti (2018)

Centrale Carlo Bobbio di Isola Serafini

La visita in cui ho realizzato le foto postate più avanti e qui raccolte in un layout di Instagram è stata realizzata con il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura (DICAr) dell’Università di Pavia nel 2013

Si tratta della centrale ad acqua fluente più grande in Italia, questo deriva dal fatto anche che è posta sul fiume Po, il più imponente sul suolo italiano: ecco un’immagine satellitare ricavata da Google Maps.

Isola Serafini è nel territorio comunale di Monticelli D’Ongina (PC): link ad una relazione illustrativa presente nel sito del comune. Google Maps Link

Google Maps Isola Serafini

Si possono ricavare molti dati tecnici riguardanti l’opera ingegneristica dalla pagina dedicata del sito Progetto Dighe e da quella di Wikipedia.

Turismo

Il sito è meta di turismo grazie alle caratteristiche uniche: la confluenza dell’Adda nel Po e la possibilità di approfondire e monitorare la fauna ittica rendono il luogo perfetto per studi scientifici e pesca sportiva.

A ottobre 2018 ha ospitato anche il ben noto Jeremy Wade di River Monsters (IMDB):

La Provincia di Cremona – ‘River Monsters’ a Isola: riprese top secret con Wade

Piacenza Online – River Monster ad Isola Serafini. Jeremy Wade alla caccia di siluri sul Po

L’isola

Tramite Google Maps possiamo vedere bene perché viene chiamata Isola Serafini: a nord la confluenza del fiume Adda all’interno del meandro si ricongiunge a sud col fiume Po che supera la centrale mentre ne è sbarrato il passaggio attraverso il meandro stesso generando un dislivello di 4 m che si vedrà più avanti nelle foto.

Google Maps Isola Serafini

L’opera è importante anche a livello di pulizia del Fiume in quanto lo sbarramento con grigliatura permette di estrarre e mandare in discarica come rifiuto speciale tutto ciò che arriva da monte: non è raro trovare motorini e frigoriferi come molto altro specialmente durante eventi di pioggia violenti.

A Isola Serafini è dedicata anche una pagina facebook

Navigazione sul Fiume Po

Di recente è stata aperta la nuova conca di navigazione che permette di risalire a monte il fiume: presso il sito dell’Agenzia Interregionale per il Fiume Po AIPO, nella pagina dedicata alla giornata per la trasparenza è possibile trovare molta documentazione utile come la presentazione dell’Ing. Ivano Galvani sullo stato di realizzazione della nuova conca (2017) quando ancora non era completata.

In questa slide estratta dalla sua presentazione si può comprendere il funzionamento del sistema idroviario padano veneto.

Conferenza Ivano Galvani AIPO Agenzia Interregionale per il Fiume Po

Dal sito della Regione Emilia-Romagna – 23 marzo 2018. La nuova conca di navigazione è stata realizzata per superare lo sbarramento artificiale della centrale idroelettrica Enel di Isola Serafini, nel Comune di Monticelli d’Ongina (Pc). L’opera, finanziata con 47 milioni di euro (di cui 6,8 milioni, il 20%, messi a disposizione dall’Unione europea), è stata tenuta ufficialmente a battesimo oggi pomeriggio con il primo passaggio della motonave attrezzata ‘Stradivari’, una delle poche che ancora trasportano turisti sulla grande via d’acqua del fiume Po. Un intervento la cui rilevanza ha comportato sei anni di lavori, per una infrastruttura dalle ricadute sulla mobilità e i trasporti, alternativi alla gomma, il turismo e gli aspetti naturalistico-ambientali (adiacente al grande bacino artificiale è stato realizzato un impianto di risalita dei pesci).

La conca di navigazione permette evidenti vantaggi economici per tutte le ditte che lavorano a monte di Isola Serafini: ad esempio un recente video di Flumar S.P.A. in cui transita un motopontone

Dal sito della Riva Calzoni possiamo vedere le apparecchiature idromeccaniche utilizzate per la realizzazione della conca di navigazione

Scala per pesci

La scala per pesci (alcune tipologie dalla pagina di wikipedia) è un’opera fondamentale per la fauna ittica che dal momento della costruzione non poteva più risalire oltre la centrale: si è verificato un elevato impoverimento ittico tanto da minare l’ecosistema a monte di essa.

Il progetto Life Conflupo nasce grazie anche all’Unione Europea per ripristinare il bacino del Po in collaborazione con l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po AIPO

Gli elementi principali

(foto del 2013)

L’opera di sbarramento

Lo sbarramento di Isola Serafini a monte (posto all’inizio del meandro verso Nord)

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Particolare indicativvo della differenza di colore dell’acqua dato che lo sbarramento di Isola Serafini è fondamentale per la pulizia del fiume da quanto viene portato dalle piene a monte: il dislivello di 4 m fra monte e valle dello sbarramento si vede nello scatto sottostante.

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Lo sbarramento di Isola Serafini a valle, lato dello scarico.

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

L’interno della Centrale Carlo Bobbio

In questa foto si vede il gruppo di Turbine Kaplan

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Il gruppo di trasformazione della Centrale

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine Trasformatore

Come qui sopra indicato il trasformatore produce energia elettrica, 25 MW, equivalente dell’utilizzo di 6500 famiglie, approssimativamente 1/3 della città di Piacenza

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

L’energia elettrica prodotta da ogni alternatore, alla tensione di 10000 volt, viene inviata ad un trasformatore che la eleva a 130000 volt così da poter essere trasportata per lunghe distanze

Caratteristiche di alcune turbine installate nella centrale:

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

L’impianto di trasformazione è posto al di sopra dello scarico delle turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

La turbina Kaplan esposta all’ingresso della centrale

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Schemi di funzionamento della Centrale

Questi schemi che ho fotografato sono presenti all’ingresso della centrale e sono a disposizione delle guide per poter spiegare il funzionamento dell’impianto ai visitatori.

Vediamo qui una vista dall’alto della centrale

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Ora una sezione laterale del comparto turbine in cui è evidente il tipo di scarico considerando l’entrata del flusso d’acqua da sinistra e l’uscita verso destra.

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Qui un’altra sezione che taglia le turbine col flusso d’acqua ortogonale all’immagine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Links correlati

Cremona Oggi – Inaugurata dalla motonave Stradivari la nuova conca di Isola Serafini da 47 milioni di euro

Corriere della Sera – Il Po è tornato navigabile dall’Adriatico a Piacenza

Il Piacenza – Conca di Isola Serafini, << Ora è necessario che il suo utilizzo sia possibile e permanente >>

Visita Tecnica alla Centrale di Isola SerafiniCollegio Ingegneri di Venezia

IoNonRischio – Campagna informativa della Protezione Civile

Campagna informativa IoNonRischio

Il fulcro di tutta la campagna è riuscire a comunicare delle buone pratiche di protezione civile al cittadino: l’unico modo in cui ciò può avvenire è con una corretta informazione, attiva in tempo reale, in cui ogni persona ha l’accesso ai dati e la possibilità di interpretarli conoscendo come comportarsi di fronte alle emergenze.

Le emergenze infatti vanno preparate con conoscenza e studio, proprio per ridurre al minimo i rischi per le persone e in secondo luogo anche per i beni.

Come si evince dalla caratterizzazione della campagna: << attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”. >>

IoNonRischio – Campagna 2018

Sito Principale

Account Facebook

Account Twitter

Account Instagram

Le captures inserite in questa pagina provengono dal sito ufficiale della campagna iononrischio e dal sito della protezione civile: l’inserimento è al solo fine di realizzare una breve guida all’utilizzo grazie anche alle informazioni fornite direttamente nel sito stesso.

Approfondimento sulla comunicazione delle allerte meteo-idro nel sistema di allertamento nazionale: articolo del 13/10/2018


Mappe Interattive IoNonRischio

Le captures conducono direttamente a ciascuna mappa interattiva: riporto una breve sintesi delle informazioni ottenibili mentre per approndimenti è possibile seguire i link dove sono presenti informazioni più esaustive

Mappe Interattive Terremoto

In questa sezione sono disponibili dati registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV

Le storie sismiche

In questa mappa vengono mostrate le storie sismiche delle città capoluogo di provincia estratte dal Database Macrosismico Italiano dell’INGV (DBMI15).

La pericolosità sismica

<<Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto.>>

Si tratta di un’analisi probabilistica associata ad accadimenti futuri: non serve per una previsione deterministica dei terremoti (non attualmente possibile)

Nel 2004 è stata rilasciata la mappa della pericolosità sismica che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia: colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose.

Terremoti recenti

Nella mappa vengono visualizzati i terremoti avvenuti dal 2000 al 2018 (dati aggiornati al mese di ottobre) localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV con una magnitudo uguale o superiore a 3.0.

I forti terremoti del passato

I terremoti avvenuti in Italia dall’anno 1000 al 2014 sono classificati nel Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI 15) e in questa mappa vengono visualizzati in base al valore di magnitudo stimata (Mwdef).

Fonte dati: https://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/

Approfondimenti Vari

Mappe Interattive Alluvione

In questa sezione sono disponibili le mappe interattive rispetto al rischio alluvione.

Gli effetti delle alluvioni sulla popolazione

Nella mappa è rappresentata la distribuzione geografica degli eventi di inondazione che negli ultimi 50 anni (periodo 1965-2014) hanno causato danni diretti alla persone. I dati costituiscono la serie storica più completa ed aggiornata relativa agli eventi di inondazione con danni alla popolazione per tutto il territorio italiano (dall’anno 589 ad oggi)

Polaris: Popolazione a Rischio da Frana e da Inondazione in Italia

Viewer Zone di Allerta

Le alluvioni nelle Regioni italiane

La mappa rappresenta il numero di eventi di inondazione per chilometro quadrato per ciascuna regione italiana ed è stata elaborata utilizzando le informazioni sugli eventi di inondazione censite dal Progetto AVI per il periodo 1918-2001.


Mappe Interattive Maremoto

In questa sezione sono disponibili le mappe interattive rispetto al rischio maremoto.

I forti maremoti del passato

In questa mappa sono rappresentati gli eventi (terremoti, frane, eruzioni vulcaniche) che hanno dato origine ai maremoti del passato.

Il massimo runup (massima quota raggiunta dall’acqua rispetto al livello del mare) misurato sulla costa calabrese è stato di 13 metri.

Catalogo dei maremoti italiani (Tinti et al., 2004)

Bosco Arcadia

Bosco Arcadia – 25/04/2018

Una breve escursione con amici mi ha portato a scoprire questo meraviglioso bosco dell’Oltrepò Pavese: siamo a Pancarana infatti e qui il grande fiume si snoda fra territori che sembrano riportare l’orologio indietro a quando la società trovava un diverso approccio con la natura… oggi molto spesso volerla salvaguardare non ci permette comunque di raggiungere quel livello di connessione con essa che anni fa i nostri nonni possedevano. Bello riscoprire lungo il Po piccoli gioielli inviolati, quasi nascosti, e per questo ancor più preziosi.

Link al sito del Bosco Multifunzionale Arcadia

Inserisco 3 foto tra le quali ho successivamente stampato la prima per l’evento Artcadia tenutosi ieri e di cui parlerò al prossimo paragrafo.

Bosco Arcadia VisitPavia Nikon Nikonitalia Colori Emozioni Fiume Po Sabbioni Provincia Pavese TeamOltrepò TeamOltrepo Oltrepò Pavese OltrepòPavese InLombardia Pavia Bastida Pancarana

Bosco Arcadia VisitPavia Nikon Nikonitalia Colori Emozioni Fiume Po Sabbioni Provincia Pavese TeamOltrepò TeamOltrepo Oltrepò Pavese OltrepòPavese InLombardia Pavia Bastida Pancarana

Bosco Arcadia VisitPavia Nikon Nikonitalia Colori Emozioni Fiume Po Sabbioni Provincia Pavese TeamOltrepò TeamOltrepo Oltrepò Pavese OltrepòPavese InLombardia Pavia Bastida Pancarana

Artcadia – 27/05/2018

banner bosco arcadia VisitPavia Nikon Nikonitalia Colori Emozioni Fiume Po Sabbioni Provincia Pavese TeamOltrepò TeamOltrepo Oltrepò Pavese OltrepòPavese InLombardia Pavia Bastida Pancarana

La manifestazione Artcadia 2018 è nata per coinvolgere persone amanti della natura, della fotografia e di quei piccoli luoghi dell’anima che aiutano in una società così frenetica come quella in cui viviamo oggi.

Durante la giornata è stato presentato anche il primo romanzo ambientato nel bosco: Silenzio in Arcadia di Elisa Contardi

Come anticipato all’inizio di questo breve articolo ho esposto la prima delle 3 foto incorporate prima e può essere vista a migliore qualità sulla mia pagina del Nikon Club Italia seguendo questo link

Ecco ora alcune foto scattate durante la manifestazione incorporate dal mio canale Instagram

Breve escursione – 27/05/2018

Foto a qualità più elevata sono disponibili nell’album dedicato

L’articolo è stato inserito nella pagina Dicono di noi del sito del Bosco Multifunzionale Arcadia

 

Vedi anche:
Bergamo, Maggio 2018

 

Moniqa – Monitoraggio dell’Indice di Qualità dell’Aria

Moniqa: un aggregatore per il monitoraggio dell’aria in Italia

Il sito riporta i valori di qualità dell’aria che sono stati pubblicati e validati dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) dislocate sul territorio nazionale e resi disponibili attraverso i siti web delle stesse Agenzie.

http://moniqa.dii.unipi.it/

La presentazione del progetto risale all’ottobre 2017 ed è mantenuto dall’Università di Pisa: presentazione sul sito ufficiale dell’Università

Le captures inserite sono aggiornate al 5 aprile 2018: per ogni immagine è citata la fonte e il sito di provenienza che ne rimane proprietario ma che concede la condivisione a titolo di informazione come qui realizzato.Mappa Italia Aria

Come funziona?

Una volta giunti nel sito si ha a disposizione la scelta della regione in cui visionare i dati oppure si può scegliere di vedere tutta la mappa come nell’immagine sopra riportata.

A sinistra ritroviamo spiegazioni sui metodi di classificazione utilizzati: indice di qualità e sostanze monitorate.

E’ necessario ricordare che spesso le varie agenzie operanti sul territorio, rilevano i dati e li catalogano in modo differente: il pregio del lavoro è uniformare queste scale a livello nazionale rendendole disponibili in un unico portale.

Una volta selezionata la regione, ad esempio nel mio caso la Lombardia, posso selezionare la centralina di cui voglio leggere i dati: seleziono Pavia

Pavia Aria

I dati visualizzati sono quelli che sono stati resi disponibili, questo non vuol dire che siano gli unici disponibili. Ad esempio per Pavia sono disponibili i dati anche sul sito del sistema di monitoraggio delle polveri sottili (ora disattivato) e sul sito dell’Arpa Regionale di cui vediamo una capture qui sotto riferita al 4 aprile.

Arpa Lombardia Aria

E’ disponibile inoltre il modello previsionale per il giorno stesso in cui si visita il sito, ciò è utile anche per ridurre spostamenti o contatto con sostanze inquinanti nel caso si renda necessario (ad esempio in caso di allergie e problemi respiratori/cardiaci è utile consultare giornalmente questo tipo di pagine)

Nello specifico possiamo visualizzare anche i dati per Pavia sul sito dell’Arpa riferiti al 4 aprilePavia Aria Qualità

E’ importante considerare Moniqa come un ottimo punto di partenza e aggregatore di dati al fine di comprendere l’evoluzione degli inquinanti nel tempo.

Cenni agli inquinanti atmosferici

Si definisce inquinante atmosferico una qualunque sostanza immessa in atmosfera da processi naturali o antropogenici la cui presenza è in grado di provocare effetti nocivi sulla salute umana, sulla vita animale e vegetale e sui materiali.

In particolare è possibile fare una distinzione tra inquinanti primari e secondari: i primari sono quelli che vengono immessi nell’ambiente direttamente a seguito del processo che li ha originati; i secondari si formano a seguito di modificazioni a carico degli inquinanti primari con reazioni che spesso coinvolgono l’ossigeno atmosferico e la luce come l’ozono.

La presenza in atmosfera degli inquinanti secondari dipende dalle condizioni meteorologiche locali, che favoriscono le reazioni fotochimiche portando ad esempio alla formazione di ozono, biossido di azoto.

Macroinquinanti e microinquinanti

I macroinquinanti sono presenti in atmosfera in quantitativi considerevoli e provocano effetti contenuti benché importanti sulla salute umana (irritazioni all’apparato respiratorio)

Esempi di Macroinquinanti

  • a scala locale: CO, le polveri e i COV
  • a scala regionale: SO2  NOx.
  • a scala globale: CO2 (effetto serra)

I microinquinanti sono presenti in atmosfera solo in tracce ma sono in grado di provocare effetti più rilevanti sulla salute dato che si accumulano nell’organismo grazie alla loro persistenza e provocano effetti di elevata tossicità per le loro caratteristiche chimico-fisiche.

Esempi di microinquinanti:

  • metalli pesanti (cadmio, piombo, mercurio,..)
  • idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
  • BTX (benzene, toluene, xilene).

Principali inquinanti di origine antropica

Breve elenco dei principali inquinanti che sono prodotti dall’attività umana e che quindi intervengono nella qualità dell’aria

  • ossido di carbonio (CO)
  • ossidi di azoto (NOx)
  • ossidi di zolfo (SOx)
  • polveri totali sospese (PTS); meritano particolare attenzione quelle sottili con diametro inferiore a 10 micron ed indicate con la sigla PM10
  • composti organici volatili (COV), tra i quali gli idrocarburi come il benzene
  • ozono (O3)

Moniqa quali dati può aggregare?

Dopo questa breve rassegna di informazioni utili riguardo agli inquinanti passiamo in rassegna i dati che il progetto Moniqa può raccogliere.

Nel sito è presente una spiegazione esaustiva di come viene contemplato l’indice di qualità dell’aria utilizzato e gli inquinanti presi in considerazioni rispetto ai valori limite.

Riporto qui un estratto delle principali informazioni inserite nel sito con i rispettivi link alle pagine citate.

Indice di qualità dell’aria – Link

Un indice di qualità dell’aria è una grandezza che permette di rappresentare in maniera sintetica lo stato di qualità dell’aria considerando contemporaneamente i dati di più inquinanti atmosferici. L’indice, associato ad una scala di giudizio, rappresenta uno strumento di immediata lettura, svincolato dalle unità di misura e dai limiti di legge che possono essere di difficile comprensione per i non esperti.
Il calcolo dell’indice viene eseguito dividendo la misurazione relativa all’inquinante, per il suo limite di riferimento, stabilito per legge dal D.Lgs. 155/2010.

Sostanze misurate e i limiti di riferimento – Link
PM10 e PM2.5: Particolato atmosferico
  • Limite di riferimento per PM10: 50 μg/m3 (media giornaliera)
  • Limite di riferimento per PM2.5: 25 μg/m3 (media annuale)
NO2, NO : Biossido di azoto, monossido di azoto
  • Limite di riferimento per NO2: 200 μg/m3 (media oraria)
O3: Ozono
  • Limite di riferimento per O3: 180 μg/m3 (media mobile 8h )
CO: monossido di carbonio
  • Limite di riferimento per CO: 10 mg/m3 (media mobile 8h )
SO2: Biossido di zolfo
  • Limite di riferimento per SO2: 350 μg/m3 (media oraria)
Benzene
  • Limite di riferimento per BENZENE: 5 μg/m3 (media annua)

 

Tempo di Pioggia. Come monitorare il rischio idrogeologico da casa?

Rischio Idrogeologico

Parlando di rischio idrogeologico si includono una varietà di argomenti connessi ad attività antropica (umana).

Nel rischio idrogeologico rientrano quindi l’instabilità dei versanti (frane, smottamenti), l’analisi delle piene dei corsi torrentizi e fluviali (attraverso vari modelli matematici utilizzando statistica e dati in tempo reale) e tutto quanto deriva dalle condizioni meteorologiche e climatiche. Il rischio idrogeologico si interfaccia con il rischio sismico e vulcanico ma trattandoli esulerei dal fine di questo breve articolo.

In genere se ci sono territori in cui non vive l’uomo il rischio è connesso solo ai fattori che possono essere causa di problemi in zone limitrofe: un semplice esempio è quello che riguarda i fiumi, dove il ricarico di acqua in zone disabitate conta dal punto di vista del rischio a valle ma non limitatamente a quello della zona di caduta della pioggia; ci sono molti altri esempi ma non mi soffermo perché non intendo trattare l’argomento qui.


Mappa Italia Sicura

L’Italia ha a disposizione una mappa interattiva aggiornata in tempo reale che riguarda proprio frane e alluvioni.

 

Mappa Italia Sicura – qui sotto una capture dal sito con la mappa aggiornata ad ora

(15/02/2018 h 19.30) in aggiornamento con popolazione e rischio

 

Capture Mappa Italia Sicura Rischio Idrogeologico

Per ottenere i dati in tempo reale è necessario invece rivolgersi alle singole ARPA Regionali e ai Consorzi di Bonifica che permettono di affrontare più tecnicamente per ciascuna zona il problema.

Fondamentale è consultare i bollettini della Protezione Civile Nazionale

Ecco il bollettino del 15 marzo 2018

Il Po

Consideriamo ora il Po che è il più grande fiume d’Italia: è possibile conoscere i dati in tempo reale?

Si, l’AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) realizza questo servizio fornendo i dati per ciascuna stazione di misura. Il sito di AIPO è ben organizzato e permette una rapida consultazione.

Il Monitoraggio Idrografico è disponibile a questo indirizzo:

http://www.agenziapo.it/content/monitoraggio-idrografico-0

In caso di problemi di compatibilità col browser si può raggiungere la pagina anche a questo indirizzo:

http://46.37.22.75:8085/public/

Qui sotto una capture del sito realizzata proprio ora che indica con il colore verde dove la situazione è regolarmente sotto controllo mentre giallo dove vi è una situazione di allerta.

Mappa Nord Italia Po

E’ possibile cliccare su ogni triangolino per avere i dati di quella stazione, ad esempio qui su Piacenza.

Bollettino Idrometrico Fiume Po

Da questa pagina si possono evidenziare l’ente che si occupa della misurazione, lo zero idrometrico, i valori di allerta e l’ultimo dato corredato da data e ora della misurazione: infine la tendenza indica se il tirante idraulico è in fase di crescita, riduzione o stabile.

Questo permette di comprendere ad esempio durante gli eventi di piena, dove essa sia arrivata o meno grazie ai dati già elaborati dagli enti preposti.

Cliccando ulteriormente sulla zona della stazione è possibile ottenere ulteriori dati:

Livello Idrometrico Stazione Piacenza

Ed è possibile ottenere anche serie storiche di dati con: visualizza dati storici

Serie Storica Piacenza Livello Idrometrico

Non mi dilungo ulteriormente in queste poche righe se non fornendo alcuni link interessanti per alcune regioni del nord dell’Italia che sono interessate in queste ore dal maltempo.

Siti di interesse per alcune Regioni

Regione Lombardia

Arpa Lombardia

Avvisi di Criticità e Situazione Odierna

“Le allerte di Protezione civile (Comunicazioni e Avvisi di Criticità Regionali) sono documenti ufficiali che Regione Lombardia emette in previsione dell’arrivo di fenomeni potenzialmente critici per il territorio. Nei paragrafi seguenti, “Rischi diffusi sul territorio” e “Rischi localizzati“, si possono consultare le Allerte in corso in Lombardia.”

Centro Meteorologico LombardoRadar


La Diga delle Tre Gole – Three Gorges Dam (Cina)

La Diga delle Tre Gole

La Diga sul Fiume Azzurro (Yangtze) è la più grande al mondo ed è stata progettata per la produzione di energia elettrica e per la regolazione delle acque.

Diga Tre GoleFonte: The Globe and The Mail – Three Gorges Dam

Shiplift

Nel video promozionale di New China Tv qui condiviso scorrono rapidamente le immagini fino a focalizzarsi sulla conca di navigazione.

Questo manufatto permette a navi da crociera e commerciali di medie dimensioni la risalita del fiume.

Si tratta di uno “shiplift”, letteralmente ascensore per navi, che permette di far superare un dislivello di 113 m a un peso di 15500 tonnellate. La camera in cui entra la nave (del peso massimo di 3000 tonnellate) è profonda 3.5 m con dimensioni 120 x 18 m e permette di sollevarla in un tempo che varia dai 40 ai 60 minuti. La sua costruzione è stata ultimata nel 2016.

Posizionamento della diga

Mappa Posizionamento DigaFonte: Wikipedia (Eng) e Three Gorges Dam – Yue Ma (Corso di Fisica – Stanford)

Cenni Storici

La costruzione della diga è iniziata ufficialmente il 14 dicembre 1994.

Nel 2003 i gruppi generatori erano 6, all’apertura ufficiale del 2006 erano 14, nel 2012 si è raggiunta la cifra di 32.

I costi del progetto non sono mai stati resi noti e i problemi ambientali legati alla creazione del bacino artificiale sono stati molti.

Aumentando il tirante idrico rispetto a quello naturale e creando un maggiore invaso si sono influenzate pesantemente la flora e la fauna del territorio portando a sommergere anche molti paesini centenari che vivevano del fiume e delle sue risorse.

Turismo e Promozione

Nei video qui riportati si possono osservare i luoghi più importanti del sistema: il progetto è infatti talmente imponente che la parola diga è riduttiva.

Sono presenti in rete molti altri contributi fra immagini e video dato che questa opera ingegneristica è una delle più importanti al mondo, spesso ammirata e talvolta temuta proprio per la sua grandezza.

Un ottimo reportage del Corriere della Sera, realizzato per il decennale dell’apertura, si trova a questo link

 

Avvisi di Criticità (Regione Lombardia) e Links utili

Avvisi di Criticità (Regione Lombardia) e Links utili

Regione Lombardia

Avvisi di Criticità e Situazione Odierna

“Le allerte di Protezione civile (Comunicazioni e Avvisi di Criticità Regionali) sono documenti ufficiali che Regione Lombardia emette in previsione dell’arrivo di fenomeni potenzialmente critici per il territorio. Nei paragrafi seguenti, “Rischi diffusi sul territorio” e “Rischi localizzati”, si possono consultare le Allerte in corso in Lombardia.”

Accordo Aria

L’accordo Aria (in precedenza chiamato Protocollo Aria) è una strategia di coordinazione realizzata a livello regionale per limitare i danni da inquinamento atmosferico e avere a disposizione una serie di misure automatiche e ben define da attuare in base alle condizioni che si verificano.

La mappa online dell’accordo Aria è visibile a questo link

Le misure di limitazione sono invece visibili a questo link

I dati disponibili per provincia con le limitazioni attive sono disponibili a questo link

Arpa Lombardia (con Modello Previsionale di qualità dell’aria)

Nel nuovo aggiornamento della pagina (ottobre 2017) il modello previsionale della qualità dell’aria viene riportato in prima pagina. Si riporta un indice della qualità dell’aria prevista per il giorno odierno insieme ai risultati estratti per i giorni precedenti. Sono inoltre riportate le stime per Pm10, Pm2.5 medi e N02 Max, O3 Max e O3 MM8 h rilevabili attravverso la mappa.

Per quanto riguarda il vecchio link al Modello Previsionale si può ritrovarlo qui

Per leggere il dato numerico medio attribuito alla singola città dalla pagina di Arpa Lombardia è necessario effettuare la ricerca in questa pagina: QAria

Per ogni singola città lombarda sono evidenziati il valore del giorno in cui si misura e lo storico dei dati presenti anche in forma grafica per gli indicatori precedentemente citati. Ivi sono inseriti anche quei dati che indicano le soglie considerate importanti ai fini delle analisi e della tempestiva informazione della popolazione.

Fra questi vediamo i termini valore limite, soglia di allarme, soglia di informazione, valore obiettivo.

Riporto inoltre il link al quale si può accedere per richiedere serie di dati ad Arpa Lombardia

Monitoraggio Idrografico AIPO

In questa pagina è possibile seguire i rilevamenti effettuati tramite le stazioni sul Po. Ognuna di queste stazioni è indicata nella mappa interattiva che indica in primis se vi sono problemi di piena o meno tramite un indicatore colorato (verde, giallo, rosso). E’ infatti possibile ottene tutti i dati cliccando sulla stazione interessata: sono indicati i valori dei livelli di riferimento, l’ultimo dato e a che ora è stato acquisito, la tendenza nonché l’ente che si occupa di tale rilevamento.

E’ inoltre possibile ottenere per ciascuna stazione una breve serie di dati storici con relativo grafico.

Link Diretto (per problemi di Browser) alla pagina per seguire la Piena del Fiume Po

ASM Pavia

Città di Pavia – Sistema di Monitoraggio Polveri Sottili

In questa pagina è possibile verificare l’andamento di alcuni valori dell’inquinamento atmosferico tramite le centraline fisse poste in punti critici della città. I dati sono disponibili in tempo reale per PM1, PM2.5, PM 10

La loro geolocalizzazione è visualizzabile alla sottopagina relativa

MONIQA

Gestito dall’Università di Pisa – “Questo sito riporta i valori di qualità dell’aria che sono stati pubblicati e validati dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) dislocate sul territorio nazionale e resi disponibili attraverso i siti web delle stesse Agenzie.”

Altri Links

Meteo AlarmMeteo Aeronautica Militare

Bollettini di vigilanza meteorologica nazionaleProtezione Civile Nazionale

Allertamento Meteo-IdroProtezione Civile Nazionale

RadarCentro Meteo Lombardo (ottimo sito di informazione)

Electricity Map – Emissioni di CO2 in tempo reale del consumo elettrico

Città Clima – da Legambiente

 

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