Mese: Ottobre 2018

Visita alla Centrale Idroelettrica di Isola Serafini (2013) e aggiornamenti (2018)

Centrale Carlo Bobbio di Isola Serafini

La visita in cui ho realizzato le foto postate più avanti e qui raccolte in un layout di Instagram è stata realizzata con il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura (DICAr) dell’Università di Pavia nel 2013

Si tratta della centrale ad acqua fluente più grande in Italia, questo deriva dal fatto anche che è posta sul fiume Po, il più imponente sul suolo italiano: ecco un’immagine satellitare ricavata da Google Maps.

Isola Serafini è nel territorio comunale di Monticelli D’Ongina (PC): link ad una relazione illustrativa presente nel sito del comune. Google Maps Link

Google Maps Isola Serafini

Si possono ricavare molti dati tecnici riguardanti l’opera ingegneristica dalla pagina dedicata del sito Progetto Dighe e da quella di Wikipedia.

Turismo

Il sito è meta di turismo grazie alle caratteristiche uniche: la confluenza dell’Adda nel Po e la possibilità di approfondire e monitorare la fauna ittica rendono il luogo perfetto per studi scientifici e pesca sportiva.

A ottobre 2018 ha ospitato anche il ben noto Jeremy Wade di River Monsters (IMDB):

La Provincia di Cremona – ‘River Monsters’ a Isola: riprese top secret con Wade

Piacenza Online – River Monster ad Isola Serafini. Jeremy Wade alla caccia di siluri sul Po

L’isola

Tramite Google Maps possiamo vedere bene perché viene chiamata Isola Serafini: a nord la confluenza del fiume Adda all’interno del meandro si ricongiunge a sud col fiume Po che supera la centrale mentre ne è sbarrato il passaggio attraverso il meandro stesso generando un dislivello di 4 m che si vedrà più avanti nelle foto.

Google Maps Isola Serafini

L’opera è importante anche a livello di pulizia del Fiume in quanto lo sbarramento con grigliatura permette di estrarre e mandare in discarica come rifiuto speciale tutto ciò che arriva da monte: non è raro trovare motorini e frigoriferi come molto altro specialmente durante eventi di pioggia violenti.

A Isola Serafini è dedicata anche una pagina facebook

Navigazione sul Fiume Po

Di recente è stata aperta la nuova conca di navigazione che permette di risalire a monte il fiume: presso il sito dell’Agenzia Interregionale per il Fiume Po AIPO, nella pagina dedicata alla giornata per la trasparenza è possibile trovare molta documentazione utile come la presentazione dell’Ing. Ivano Galvani sullo stato di realizzazione della nuova conca (2017) quando ancora non era completata.

In questa slide estratta dalla sua presentazione si può comprendere il funzionamento del sistema idroviario padano veneto.

Conferenza Ivano Galvani AIPO Agenzia Interregionale per il Fiume Po

Dal sito della Regione Emilia-Romagna – 23 marzo 2018. La nuova conca di navigazione è stata realizzata per superare lo sbarramento artificiale della centrale idroelettrica Enel di Isola Serafini, nel Comune di Monticelli d’Ongina (Pc). L’opera, finanziata con 47 milioni di euro (di cui 6,8 milioni, il 20%, messi a disposizione dall’Unione europea), è stata tenuta ufficialmente a battesimo oggi pomeriggio con il primo passaggio della motonave attrezzata ‘Stradivari’, una delle poche che ancora trasportano turisti sulla grande via d’acqua del fiume Po. Un intervento la cui rilevanza ha comportato sei anni di lavori, per una infrastruttura dalle ricadute sulla mobilità e i trasporti, alternativi alla gomma, il turismo e gli aspetti naturalistico-ambientali (adiacente al grande bacino artificiale è stato realizzato un impianto di risalita dei pesci).

La conca di navigazione permette evidenti vantaggi economici per tutte le ditte che lavorano a monte di Isola Serafini: ad esempio un recente video di Flumar S.P.A. in cui transita un motopontone

Dal sito della Riva Calzoni possiamo vedere le apparecchiature idromeccaniche utilizzate per la realizzazione della conca di navigazione

Scala per pesci

La scala per pesci (alcune tipologie dalla pagina di wikipedia) è un’opera fondamentale per la fauna ittica che dal momento della costruzione non poteva più risalire oltre la centrale: si è verificato un elevato impoverimento ittico tanto da minare l’ecosistema a monte di essa.

Il progetto Life Conflupo nasce grazie anche all’Unione Europea per ripristinare il bacino del Po in collaborazione con l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po AIPO

Gli elementi principali

(foto del 2013)

L’opera di sbarramento

Lo sbarramento di Isola Serafini a monte (posto all’inizio del meandro verso Nord)

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Particolare indicativvo della differenza di colore dell’acqua dato che lo sbarramento di Isola Serafini è fondamentale per la pulizia del fiume da quanto viene portato dalle piene a monte: il dislivello di 4 m fra monte e valle dello sbarramento si vede nello scatto sottostante.

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Lo sbarramento di Isola Serafini a valle, lato dello scarico.

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

L’interno della Centrale Carlo Bobbio

In questa foto si vede il gruppo di Turbine Kaplan

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Il gruppo di trasformazione della Centrale

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine Trasformatore

Come qui sopra indicato il trasformatore produce energia elettrica, 25 MW, equivalente dell’utilizzo di 6500 famiglie, approssimativamente 1/3 della città di Piacenza

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

L’energia elettrica prodotta da ogni alternatore, alla tensione di 10000 volt, viene inviata ad un trasformatore che la eleva a 130000 volt così da poter essere trasportata per lunghe distanze

Caratteristiche di alcune turbine installate nella centrale:

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

L’impianto di trasformazione è posto al di sopra dello scarico delle turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

La turbina Kaplan esposta all’ingresso della centrale

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Schemi di funzionamento della Centrale

Questi schemi che ho fotografato sono presenti all’ingresso della centrale e sono a disposizione delle guide per poter spiegare il funzionamento dell’impianto ai visitatori.

Vediamo qui una vista dall’alto della centrale

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Ora una sezione laterale del comparto turbine in cui è evidente il tipo di scarico considerando l’entrata del flusso d’acqua da sinistra e l’uscita verso destra.

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Qui un’altra sezione che taglia le turbine col flusso d’acqua ortogonale all’immagine

Isola Serafini Visita Didattica Università di Pavia 2013 Ingegneria Civile Ambientale Engineering Environmental Piacenza Emilia Romagna Fiume Po Diga Sbarramento Turbina Kaplan Turbine

Links correlati

Cremona Oggi – Inaugurata dalla motonave Stradivari la nuova conca di Isola Serafini da 47 milioni di euro

Corriere della Sera – Il Po è tornato navigabile dall’Adriatico a Piacenza

Il Piacenza – Conca di Isola Serafini, << Ora è necessario che il suo utilizzo sia possibile e permanente >>

Visita Tecnica alla Centrale di Isola SerafiniCollegio Ingegneri di Venezia

IoNonRischio – Campagna informativa della Protezione Civile

Campagna informativa IoNonRischio

Il fulcro di tutta la campagna è riuscire a comunicare delle buone pratiche di protezione civile al cittadino: l’unico modo in cui ciò può avvenire è con una corretta informazione, attiva in tempo reale, in cui ogni persona ha l’accesso ai dati e la possibilità di interpretarli conoscendo come comportarsi di fronte alle emergenze.

Le emergenze infatti vanno preparate con conoscenza e studio, proprio per ridurre al minimo i rischi per le persone e in secondo luogo anche per i beni.

Come si evince dalla caratterizzazione della campagna: << attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”. >>

IoNonRischio – Campagna 2018

Sito Principale

Account Facebook

Account Twitter

Account Instagram

Le captures inserite in questa pagina provengono dal sito ufficiale della campagna iononrischio e dal sito della protezione civile: l’inserimento è al solo fine di realizzare una breve guida all’utilizzo grazie anche alle informazioni fornite direttamente nel sito stesso.

Approfondimento sulla comunicazione delle allerte meteo-idro nel sistema di allertamento nazionale: articolo del 13/10/2018


Mappe Interattive IoNonRischio

Le captures conducono direttamente a ciascuna mappa interattiva: riporto una breve sintesi delle informazioni ottenibili mentre per approndimenti è possibile seguire i link dove sono presenti informazioni più esaustive

Mappe Interattive Terremoto

In questa sezione sono disponibili dati registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV

Le storie sismiche

In questa mappa vengono mostrate le storie sismiche delle città capoluogo di provincia estratte dal Database Macrosismico Italiano dell’INGV (DBMI15).

La pericolosità sismica

<<Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto.>>

Si tratta di un’analisi probabilistica associata ad accadimenti futuri: non serve per una previsione deterministica dei terremoti (non attualmente possibile)

Nel 2004 è stata rilasciata la mappa della pericolosità sismica che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia: colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose.

Terremoti recenti

Nella mappa vengono visualizzati i terremoti avvenuti dal 2000 al 2018 (dati aggiornati al mese di ottobre) localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV con una magnitudo uguale o superiore a 3.0.

I forti terremoti del passato

I terremoti avvenuti in Italia dall’anno 1000 al 2014 sono classificati nel Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI 15) e in questa mappa vengono visualizzati in base al valore di magnitudo stimata (Mwdef).

Fonte dati: https://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/

Approfondimenti Vari

Mappe Interattive Alluvione

In questa sezione sono disponibili le mappe interattive rispetto al rischio alluvione.

Gli effetti delle alluvioni sulla popolazione

Nella mappa è rappresentata la distribuzione geografica degli eventi di inondazione che negli ultimi 50 anni (periodo 1965-2014) hanno causato danni diretti alla persone. I dati costituiscono la serie storica più completa ed aggiornata relativa agli eventi di inondazione con danni alla popolazione per tutto il territorio italiano (dall’anno 589 ad oggi)

Polaris: Popolazione a Rischio da Frana e da Inondazione in Italia

Viewer Zone di Allerta

Le alluvioni nelle Regioni italiane

La mappa rappresenta il numero di eventi di inondazione per chilometro quadrato per ciascuna regione italiana ed è stata elaborata utilizzando le informazioni sugli eventi di inondazione censite dal Progetto AVI per il periodo 1918-2001.


Mappe Interattive Maremoto

In questa sezione sono disponibili le mappe interattive rispetto al rischio maremoto.

I forti maremoti del passato

In questa mappa sono rappresentati gli eventi (terremoti, frane, eruzioni vulcaniche) che hanno dato origine ai maremoti del passato.

Il massimo runup (massima quota raggiunta dall’acqua rispetto al livello del mare) misurato sulla costa calabrese è stato di 13 metri.

Catalogo dei maremoti italiani (Tinti et al., 2004)

Visita alla Basilica di San Pietro Apostolo in Broni

Broni. Basilica di San Pietro Apostolo

Nel centro del paese sorge questa meraviglia che è la Basilica di San Pietro Apostolo, è un edificio dai tratti unici che sembrerebbe dover appartenere per lo più ad una grande città metropolitana dalla millenaria storia.

Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò

Una foto notturna in bianco e nero

Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò

Foto notturna di Piazza Giuseppe Garibaldi

Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò

Particolari costruttivi

Broni (“al re di pais” come spesso viene definito un po’ per campanilismo e molto più per affetto dagli abitanti) possiede questa meraviglia che è frutto di un’evoluzione notevole nei secoli: l’edificio originale era stato costruito con l’entrata principale a est (calcolata per essere orientata verso il sorgere del sole sia per questioni religiose che tecniche – oggi parleremmo di illuminotecnica), solo con rimaneggiamenti successivi la Chiesa ha assunto l’attuale conformazione con l’entrata a nord. ( Maggiori informazioni presso il sito Crocevia d’Europa)

Il campanile si staglia in modo impressionante (da un mio collage su Instagram)

Broni Campanile Collage Basilica San Contardo

Uno sguardo agli interni

Nella pagina di VisitPavia (guida ufficiale della Provincia Pavia) si parla proprio di questa Chiesa Parrocchiale dalle antichissime origini e si inserisce come data determinante il 1547, anno in cui fu riedificata su progetto di Bernardino e Angelo Lonati.

Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò

* La foto è stata condivisa anche sul portale VolgoPavia *

Mentre la facciata e la cupola sono ottocentesche, l’interno presenta forme barocche, con la volta completamente affrescata da Carlo Antonio Bianchi. (Fonte: VisitPavia)

Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò

L’abside, con la secentesca tela di Carlo Francesco Nuvolone raffigurante il Martirio di San Pietro e le cappelle laterali custodiscono preziosi dipinti, tra cui la Battaglia di Lepanto attribuita a Giovanni Battista del Sole, al quale a partire dal 1661 erano stati commissionati numerosi dipinti, tra cui il ciclo delle Storie di San Contardo che decorava completamente la cappella dedicata al santo. (Fonte: VisitPavia)

Nota aggiuntiva – Ottobre 2019: al momento della scrittura di questo articolo (Ottobre 2018) la pagina dedicata dal Portale VisitPavia risultava raggiungibile e completa di informazioni mentre ora sembra disattivata.

La Battaglia di Lepanto

Battaglia di Lepanto Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò

L’altare dedicato a San Contardo

Altare San Contardo Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò

L’atmosfera unica

Nel pomeriggio di sole in cui sono tornato a questo luogo del cuore, con i lampadari principali spenti, l’atmosfera era assai intimistica e permetteva di assistere a stupefacenti giochi di luce che probabilmente erano stati già pensati durante la riedificazione in tempi in cui l’unica fonte di illuminazione erano le candele.

E così guardando fare le varie cappellette verso l’uscita nella navata laterale destra ho potuto cogliere qualcuno di questi “momenti”

Altare Madonna Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò

Un particolare incrocio di archi

Incrocio Archi Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò

Il grande organo che sovrasta la Chiesa

Organo Broni Basilica Chiesa VisitPavia InLombardia TeamOltrepò



Link correlati


Informazioni ulteriori ed elenco delle fonti

Basilica di San Pietro Apostolo – VisitPavia (al momento non più attiva)

Basilica Minore Di San Pietro Apostolo in Broni – Da Crocevia d’Europa

Basilica di San Pietro Apostolo – Da Geoplan (Cartografie e Mappe d’Italia)

Chiese in Oltrepò Pavese – Dal Portale dell’Oltrepò Pavese

Archivio Guglielmo Chiolini – Foto di Broni – Lombardia Beni Culturali

Visita alla Chiesa di San Lazzaro in Pavia

Pavia, via Francana. Chiesa di San Lazzaro – VisitPavia

Posta sulla strada della celebre via Francigena, nota per i pellegrinaggi di cui Pavia è crocevia in Europa, troviamo questa stupenda rappresentazione dello stile romanico lombardo.

Fondata con l’attiguo ospedale nel 1157 da Gistenzone Salimbene e visibile oggi nella configurazione del secolo XIII, fu uno dei più antichi lebbrosari d’Italia, nel catino absidale conserva ancora una piccola parte degli affreschi risalenti all’epoca in cui è stata costruita.

L’abside

Nell’abside si può vedere sbiadito un affresco che riproponeva l’incoronazione di Cristo seduto in trono

 

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La Facciata

L’impiego raffinato del cotto conferisce alla facciata un carattere unico, riporta ad un passato lontano ma che porta a intravedere quello che sarebbe stato poi lo stile delle grandi chiese trecentesche.

 

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Ponendosi al centro della Chiesa e guardando verso l’uscita si colgono riflessi particolari, una volta chiusa la porta, l’ambiente è raccolto e dai toni tenui.

 

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La luce e il simbolismo che spingono alla riflessione riportano alla mente quel senso di umiltà che doveva essere provato dal fedele che si approcciava all’ingresso nella Chiesa e al rapporto con qualcosa di più grande di sé. In questo senso il periodo di costruzione influenza l’arte nelle sue forme, tanto da indurre rispetto e necessità di perdono a colui che entra nel complesso.

 

Oltre alla Chiesa nel complesso sono presenti anche i resti del corpo d’ingresso della Cascina San Lazzaro: maggiori informazioni sono reperibili presso la pagina web di Lombardia Beni Culturali indicata negli approfondimenti

 

Volantino informativo

 

Approfondimenti sulla Chiesa di San Lazzaro:

Cascina San Lazzaro – Pavia – Complesso – Lombardia Beni Culturali

Chiesa di San Lazzaro – Lombardia Beni Culturali

Corpo d’ingresso della Cascina San Lazzaro (resti) – Lombardia Beni Culturali

Da un articolo della Provincia Pavese su una recente apertura al pubblico

Da Pavia e Dintorni

Da Pavia al centro

Da ViviPavia

Da TripAdvisor

 

Approfondimenti sulla Via Francigena:

Via Francigena in Lombardia

Via Francigena – Da Wikipedia

Cammina Francigena

Vie Francigene

Crossroads of Europe 2012 – Mostra “In Cammino” – Musei Civici di Pavia

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