Moniqa: un aggregatore per il monitoraggio dell’aria in Italia

Il sito riporta i valori di qualità dell’aria che sono stati pubblicati e validati dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) dislocate sul territorio nazionale e resi disponibili attraverso i siti web delle stesse Agenzie.

http://moniqa.dii.unipi.it/

La presentazione del progetto risale all’ottobre 2017 ed è mantenuto dall’Università di Pisa: presentazione sul sito ufficiale dell’Università

Le captures inserite sono aggiornate al 5 aprile 2018: per ogni immagine è citata la fonte e il sito di provenienza che ne rimane proprietario ma che concede la condivisione a titolo di informazione come qui realizzato.Mappa Italia Aria

Come funziona?

Una volta giunti nel sito si ha a disposizione la scelta della regione in cui visionare i dati oppure si può scegliere di vedere tutta la mappa come nell’immagine sopra riportata.

A sinistra ritroviamo spiegazioni sui metodi di classificazione utilizzati: indice di qualità e sostanze monitorate.

E’ necessario ricordare che spesso le varie agenzie operanti sul territorio, rilevano i dati e li catalogano in modo differente: il pregio del lavoro è uniformare queste scale a livello nazionale rendendole disponibili in un unico portale.

Una volta selezionata la regione, ad esempio nel mio caso la Lombardia, posso selezionare la centralina di cui voglio leggere i dati: seleziono Pavia

Pavia Aria

I dati visualizzati sono quelli che sono stati resi disponibili, questo non vuol dire che siano gli unici disponibili. Ad esempio per Pavia sono disponibili i dati anche sul sito del sistema di monitoraggio delle polveri sottili (ora disattivato) e sul sito dell’Arpa Regionale di cui vediamo una capture qui sotto riferita al 4 aprile.

Arpa Lombardia Aria

E’ disponibile inoltre il modello previsionale per il giorno stesso in cui si visita il sito, ciò è utile anche per ridurre spostamenti o contatto con sostanze inquinanti nel caso si renda necessario (ad esempio in caso di allergie e problemi respiratori/cardiaci è utile consultare giornalmente questo tipo di pagine)

Nello specifico possiamo visualizzare anche i dati per Pavia sul sito dell’Arpa riferiti al 4 aprilePavia Aria Qualità

E’ importante considerare Moniqa come un ottimo punto di partenza e aggregatore di dati al fine di comprendere l’evoluzione degli inquinanti nel tempo.

Cenni agli inquinanti atmosferici

Si definisce inquinante atmosferico una qualunque sostanza immessa in atmosfera da processi naturali o antropogenici la cui presenza è in grado di provocare effetti nocivi sulla salute umana, sulla vita animale e vegetale e sui materiali.

In particolare è possibile fare una distinzione tra inquinanti primari e secondari: i primari sono quelli che vengono immessi nell’ambiente direttamente a seguito del processo che li ha originati; i secondari si formano a seguito di modificazioni a carico degli inquinanti primari con reazioni che spesso coinvolgono l’ossigeno atmosferico e la luce come l’ozono.

La presenza in atmosfera degli inquinanti secondari dipende dalle condizioni meteorologiche locali, che favoriscono le reazioni fotochimiche portando ad esempio alla formazione di ozono, biossido di azoto.

Macroinquinanti e microinquinanti

I macroinquinanti sono presenti in atmosfera in quantitativi considerevoli e provocano effetti contenuti benché importanti sulla salute umana (irritazioni all’apparato respiratorio)

Esempi di Macroinquinanti

  • a scala locale: CO, le polveri e i COV
  • a scala regionale: SO2  NOx.
  • a scala globale: CO2 (effetto serra)

I microinquinanti sono presenti in atmosfera solo in tracce ma sono in grado di provocare effetti più rilevanti sulla salute dato che si accumulano nell’organismo grazie alla loro persistenza e provocano effetti di elevata tossicità per le loro caratteristiche chimico-fisiche.

Esempi di microinquinanti:

  • metalli pesanti (cadmio, piombo, mercurio,..)
  • idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
  • BTX (benzene, toluene, xilene).

Principali inquinanti di origine antropica

Breve elenco dei principali inquinanti che sono prodotti dall’attività umana e che quindi intervengono nella qualità dell’aria

  • ossido di carbonio (CO)
  • ossidi di azoto (NOx)
  • ossidi di zolfo (SOx)
  • polveri totali sospese (PTS); meritano particolare attenzione quelle sottili con diametro inferiore a 10 micron ed indicate con la sigla PM10
  • composti organici volatili (COV), tra i quali gli idrocarburi come il benzene
  • ozono (O3)

Moniqa quali dati può aggregare?

Dopo questa breve rassegna di informazioni utili riguardo agli inquinanti passiamo in rassegna i dati che il progetto Moniqa può raccogliere.

Nel sito è presente una spiegazione esaustiva di come viene contemplato l’indice di qualità dell’aria utilizzato e gli inquinanti presi in considerazioni rispetto ai valori limite.

Riporto qui un estratto delle principali informazioni inserite nel sito con i rispettivi link alle pagine citate.

Indice di qualità dell’aria – Link

Un indice di qualità dell’aria è una grandezza che permette di rappresentare in maniera sintetica lo stato di qualità dell’aria considerando contemporaneamente i dati di più inquinanti atmosferici. L’indice, associato ad una scala di giudizio, rappresenta uno strumento di immediata lettura, svincolato dalle unità di misura e dai limiti di legge che possono essere di difficile comprensione per i non esperti.
Il calcolo dell’indice viene eseguito dividendo la misurazione relativa all’inquinante, per il suo limite di riferimento, stabilito per legge dal D.Lgs. 155/2010.

Sostanze misurate e i limiti di riferimento – Link
PM10 e PM2.5: Particolato atmosferico
  • Limite di riferimento per PM10: 50 μg/m3 (media giornaliera)
  • Limite di riferimento per PM2.5: 25 μg/m3 (media annuale)
NO2, NO : Biossido di azoto, monossido di azoto
  • Limite di riferimento per NO2: 200 μg/m3 (media oraria)
O3: Ozono
  • Limite di riferimento per O3: 180 μg/m3 (media mobile 8h )
CO: monossido di carbonio
  • Limite di riferimento per CO: 10 mg/m3 (media mobile 8h )
SO2: Biossido di zolfo
  • Limite di riferimento per SO2: 350 μg/m3 (media oraria)
Benzene
  • Limite di riferimento per BENZENE: 5 μg/m3 (media annua)